82 sindaci su i 121 comuni che compongono la provincia di Vicenza hanno firmato il Memorandum d’intesa sulla mobilità elettrica sostenibile. Pietro De Lotto (DG Confartigianato Vicenza) “Il nostro territorio diventerà in breve tempo il principale laboratorio europeo sulla mobilità elettrica.

E’ un “Futuro Elettrizzante” quello della Confartigianato Vicenza che ha promosso il Memorandum sulla mobilità elettrica sostenibile cui hanno aderito subito 82 sindaci della provincia e che, giunti a bordo di vetture elettriche, venerdì 11 Novembre presso l’ex Lanificio Conte a Schio vi hanno apposto la loro firma al termine di un interessante talk show sul tema cui hanno partecipato il presidente di Confartigianato Agostino Bonomo, il direttore generale Pietro De Lotto  tutte le autorità cittadine, rappresentanti delle principali case automobilistiche che hanno oggi disponibili i veicoli elettrici, esponenti del mondo accademico e delle istituzioni.

Tra i nostri compiti – ha dichiarato Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Vicenzac’è quello di formulare proposte per il futuro. Ebbene, dalle nostre analisi è emerso che gli spostamenti della maggioranza dei nostri associati potrebbero essere effettuati con mezzi elettrici

Sono infatti oltre 5 miliardi i chilometri che vengono percorsi all’anno nella provincia di Vicenza per brevi percorrenze, con veicoli ad alimentazione tradizionale. Ed è proprio su questo dato che Confartigianato intendere agire con le più attuali soluzioni di mobilità che l’industria oggi mette a disposizione. Prima fra tutte la mobilità elettrica. A Schio sono stati attori protagonisti Citroen, Mitsubishi, Microvett, Peugeot e Toyota. Larghissima l’adesione del pubblico oltre alle vetture ha potuto guidare e sperimentare anche i Birò e le biciclette elettriche.

Il nostro obiettivo è far diventare la provincia di Vicenza un laboratorio europeo sulla mobilità” ha annunciato Pietro De Lotto, direttore generale di Confartigianato e il memorandum è soltanto il primo passo verso un presente cui la parola d’ordine sarà mobilità sostenibile, abbattimento del C02 a tutela della salute.

Infatti se tra le prime 30 città europee maggiormente inquinate oltre la metà sono italiane quelle del Veneto – Venezia, Padova, Verona e Vicenza – secondo il Rapporto ISTAT sulla qualità dell’aria con i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), si posizionano proprio in cima a questa classifica dell’inquinamento, causato da particolati e polveri sottili.

A Vicenza  nei primi 3 mesi del 2010 è stata superata per  ben 56 giornate la soglia massima di PM10, contro il tetto limite delle 35 imposto dalla legge.

 

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