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Milano, 12 maggio 2011 – E’ Bmw, seguita da Volkswagen e Mercedes, l’azienda che guida la classifica delle società del settore automotive con la migliore reputazione in Italia.  Questo è l’esito dell’annuale indagine Reputation Pulse 2011, la più importante ed estesa ricerca a livello nazionale sulla reputazione delle aziende e sui fattori che la influenzano,  realizzata da Reputation Institute in partnership con Doxa.

Il Reputation Pulse Italia è realizzato in partnership con Doxa e prende in esame oltre 120 aziende operanti nel nostro paese stilandone anche una classifica in ordine di migliore reputazione, con un punteggio in una scala da 1 a 100. Per condurre l’indagine in Italia sono stati intervistati più di 3.000 soggetti nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011*. In questa nota sono prese in esame quelle del settore automotive.

Bmw, come detto, si piazza al primo posto della speciale classifica di reputazione delle aziende automobilistiche operanti in Italia con un punteggio (Pulse) di 81.19. Sul podio Volkswagen (Pulse 79,12) al secondo posto e Mercedes (Pulse 78,88) al terzo.
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LA CLASSIFICA

POS.              AZIENDA         PULSE

 1.                      Bmw                 81.19
2.                  Volkswagen         79,12
3.                   Mercedes            78.88
                        (Toyota*)           76,89
4.                       Ford                 74,94
5.                     Piaggio              72,96
6.                    Peugeot              69,78
7.                     Citroen              69,77
8.                General Motors    65,99
9.                        Fiat                 57,46

Solo le prime 5 aziende superano la soglia di positività dei 70 punti, le restanti invece, si posizionano sotto tale livello.

Per la realizzazione dell’indagine sono state considerate solo aziende comprese tra le prime 100 nel rapporto annuale di Mediobanca sulle “Principali società Italiane”**. Altri brand sono comunque stati presi in esame  al fine di  garantire confrontabilità e analisi di benchmarking all’interno del settore.  Così Toyota,  non in classifica perchè non presente nel rapporto di Mediobanca, con un Pulse di 76,89 si collocherebbe al quarto posto. Posizione che invece è occupata da Ford (74,94).

Dall’analisi dei punteggi si nota come la classifica sia dominata dai brand tedeschi, mentre le aziende francesi e italiane occupano solo la parte bassa del ranking. In particolare Fiat con un punteggio di reputazione di 57,46 si posiziona all’ultimo posto nella classifica.

Tutte le aziende hanno subito un decremento di reputazione rispetto al rilevamento 2010, con eccezione di General Motors che, seppur in coda al ranking, ha descritto un miglioramento di quasi 4 punti (era 62,08 nel 2010).

Interessante elemento di osservazione è  – aggiunge Michele Tesoro-Tess, responsabile del Reputation Institute in Italia (area Advice) – come il settore automotive, rispetto agli altri presi in esame nella ricerca, sia uno dei più diversificati al suo interno con differenze nella  reputazione tra le aziende che sfiorano i 25 punti. Ciò significa – continua Tesoro-Tess – che i gap tra le aziende leader e quelle della zona bassa della classifica sono difficilmente colmabili”.

La corporate reputation ha una primaria importanza strategica per le aziende laddove, se positiva,  può rappresentare una fonte di valore, ma se debole o negativa può rendere l’azienda vulnerabile – spiega Guido Argieri responsabile del Reputation Institute in Italia (area Research) – Abbiamo analizzato  che in Italia oltre il 50% dell’opinione pubblica ha un atteggiamento favorevole verso le tre prime aziende della nostra classifica in situazione di cambiamento interno o esterno, o in altri casi induce il consumatore ad accogliere più di buon grado eventuali aumenti dei prezzi o delle tariffe.”

Il Reputation Institute, la principale realtà a livello mondiale su temi di corporate branding e reputation management che in 15 anni ha assistito più di 200 aziende nel misurare, comprendere e valorizzare il loro potenziale in termini di reputazione. Ogni anno realizza una ricerca a livello mondiale sulla reputazione delle aziende e sui fattori che la influenzano, che prende in esame oltre 1500 società di 32 paesi.   Il Reputation Pulse Italia è realizzato in partnership con Doxa e prende in esame oltre 120 aziende operanti nel nostro paese* stilandone anche una classifica in ordine di migliore reputazione, con un punteggio in una scala da 1 a 100. Per condurre l’indagine in Italia sono stati intervistati più di 3.000 soggetti nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011*.

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PR & Ufficio Stampa
Purple & Noise PR
ufficiostampa@purpleandnoise.com

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Note:
* Metodologia dell’indagine: Il Reputation Pulse 2011 è stato calcolato campionando una media di 100 intervistati per ciascuna azienda e condotta attraverso il panel di Doxa-Duepuntozero Research, attraverso un’intervista on line della durata media di 10 minuti in cui si è domandato agli intervistati di valutare fino a un massimo di 5 aziende. In totale tra gennaio e febbraio 2011 sono state condotte 3000 interviste. L’analisi del campione è stata finalizzata a riflettere i dati demografici della popolazione con accesso a internet. I risultati mantengono il bilanciamento specifico in termini di età e di genere, ma mostrano la prevista sovra-rappresentazione del livello di istruzione medio nel campione.

** Per la selezione delle aziende è stato preso in esame il rapporto Mediobanca del 2010 sulle “Principali Società Italiane” nei settori industria, commercio, finanza, leasing, factoring, banche e assicurazioni. Dalle prime 100 aziende per “ricavi totali” da Mediobanca, sono state escluse alcune aziende operanti nel settore business to business (15 in tutto, che presentavano una notorietà molto bassa presso il general public). Alla lista sono infine state aggiunte alcune aziende che, pur non rientrando nella classifica Reputation Pulse Italia delle migliori aziende reputate, sono servite a garantire confrontabilità e analisi di benchmarking all’interno dei settori delle altre aziende presenti (39 aziende in tutto).

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