In evidenza L'opinione — 29 marzo 2017

di Davide Ciliberti

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Diciamolo. Da alcuni anni la Fashion Week non è più la regina di Milano, bensì già da tempo, anche se per molti è difficile ammetterlo, ha abdicato in favore della Design Week.

Quest’anno tra Salone e Fuorisalone sono attese a Milano quasi 400.000 persone, gran parte delle quali provenienti dal resto del mondo, che animeranno la città giorno e notte. Potendo aggirarsi tra eventi, showroom, presentazioni in luoghi insoliti, installazioni grandi e piccole in centro o nelle periferie. Ma soprattutto potendo accedere, fruire, toccare, fotografare, interagire con designer e altri operatori.

Ed è proprio questo il punto. Il design a differenza della moda non si è arroccato in elitari fortini o esclusivi privé per pochi eletti ‘in lista’, ma è una grande festa a cui tutti sono i benvenuti e dove tutti possono essere protagonisti. Modalità che ne ha sancito il continuo e crescente successo, al punto da diventare il principale evento del capoluogo meneghino. Tanto che anche griffe e stilisti della moda ora vi si mettono in scia.

Certo il rischio, con questo affannarsi ad esserci da parte di tutti, è che – come peraltro sta accadendo – il design si annacqui nella Babele scomposta ed così eterogenea di aziende, brand e altri attori che a tutti i costi e a tutti i modi, ‘vogliono esserci’, poco importa se producono prosciutti, costumi da bagno o pannelli solari, trasformandosi in un indistinto caravanserraglio.

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http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/03/28/design-week-addetti-settore-milano-moda-non-piu-regina_cuFydF6f3qf3bUzbD4xpyK.html

 

http://www.lastampa.it/2017/03/29/societa/speciali/salone-del-mobile/2017/milano-il-design-sfida-la-moda-RM172rn8yiIcEpOBxfnq7K/pagina.html

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